SugarBBW: dating online per donne curvy. Cosa ne penso?

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È sbarcato sul web un sito di dating online per donne morbide: SugarBBW.it.

Ne sentivamo la mancanza? Vi racconto la mia.

Partiamo da qualche dato. Prima di tutto, dai comunicati stampa ufficiali che annunciavano il debutto del primo portale in italia dedicato agli incontri con le donne con le curve.

Ecco qualche virgolettato, tutto da “sgranocchiare”.

“Le donne curvy non nascondono la loro rotondità, anzi, la esaltano con vestiti aderenti e tacchi altissimi che le rendono super sexy. E gli uomini amano quella carne da acchiappare, quella morbidezza dove rifugiarsi e della quale innamorarsi”.

Avete presente il programma demenziale Jackass? Quello in cui ci sono uomini “impavidi” (idioti?) che si cimentano in prove pericolose e/o ridicole e/o schifose estreme? Quando lo guardo, mi suscita un misto di emozioni, tra disgusto, pena e divertimento. Ecco, provo le stesse sensazioni leggendo i comunicati stampa di SugarBBW.it.

Un altro comunicato titola: “Su SugarBBW.it arrivano le ‘plus girls’, ragazze con qualcosa in più”.

Cosa sia questo qualcosa in più, a dire il vero, lo ignoro.

Il peso? Il grasso? Il collegamento viene automatico…

Al di là di questa deduzione logica – forse banale e forzata – cosa diamine è questo qualcosa in più da offrire, a livello di relazioni interpersonali o sessuali?

E, dunque, è questa voluta zona d’ombra, questo detto-non-detto a scatenare la mia indignazione. Non-me-ne-frega-un-tubo se è nato un portale di incontri per donne grasse e uomini che cercano donne grasse – sebbene, sia chiaro, la cosa non mi lasci per nulla indifferente.

Il punto, semmai, è un altro. Cioè, che il sito faccia, in qualche modo, allusione a un certo stereotipo della donna in sovrappeso. Quello per cui le donzelle con i chili di troppo sarebbero portate a concedersi più facilmente delle altre.

Una concezione attaccabile sotto tutti i punti di vista:

1 – lo stereotipo è sbagliato in ogni caso;
2 – trasuda maschilismo.

Giocare con le parole è una cosa tosta. Se non lo sai fare, è meglio che lasci stare.

Chissà, magari sono io troppo suscettibile. Dovrei invece bearmi, perché “l’uomo sta tornado ad apprezzare le forme generose”, dicono da SugarBBW.it.

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La homepage di SugarBBW.it al momento del lancio nel 2014 (successivamente è stata modificata)

Qualcuno potrebbe obiettare: questo nuovo business avrà pur il diritto di impostare la sua campagna di marketing e comunicazione come vuole.

Certo. Finché non lede la dignità altrui. Certo. A patto di non diffondere una visione distorta, e offensiva, a mio parere, della realtà.

Come se il riscatto sociale delle donne grasse dipendesse dall’incremento della loro desiderabilità sessuale.

Doccia fredda leggendo anche Panorama.it. Un pezzo che parla di questo nuovo portale di incontri mi fa pensare che la deontologia giornalistica non venga sufficientemente predicata in certe redazioni.

“Le curve morbide e qualche chilo in più sono infatti la carta vincente della donna del 2014 – si legge nell’articolo SugarBBW.it, il portale per chi ama le forme generose – e a trasformarla in icona sexy e oggetto del desiderio ci sta pensando proprio questo nuovo portale dedicato ad un mercato di nicchia molto specifico che va a soddisfare la crescente domanda di un rifugio sicuro dove anche le donne BBW, acronimo del neologismo inglese “Big Beautiful Woman”, possono trovare la loro anima gemella”.

Dovremmo pure dire grazie?

Allora, ragazze mie: nel 2014 fottetevene della prova costume, tanto la carta vincente è la ciccia sballonzolante, che piace tanto anche all’uomo.

Vedrete che questa è l’estate buona per rimorchiare. E farete anche più sesso perché, visto che non sarete frustrate per il vostro peso, vi ingozzerete come anatre da fois-gras, i livelli di serotonina si alzeranno, e sarete automaticamente più disponibili a flirtare o a divertirvi sotto le lenzuola.

Sono esageratamente polemica, oppure, anche a voi questi messaggi suonano un po’ così? Iperboli a parte, io mi sento presa per il culo.

Prima di aggiungere altro, vorrei chiarire che non voglio fare di SugarBBW.it un capro espiatorio. Parto semplicemente da questa notizia per offrire uno spunto di riflessione.

Mi pare che la presunta evoluzione sociale della donna in sovrappeso tracciata dai media possa essere riassunta con un’espressione in inglese che penso di aver inventato proprio adesso: From dog to doggy.

Insomma, senza tradurre letteralmente, in italiano potrebbe essere “Da cessa a me-la-scopo“, ma perde tutto il fascino degli “ammicco ammicco” linguistici fantasiosi che si possono coniare in inglese 😀

Bene, è così che vogliamo essere rappresentate? Vogliamo inseguire uno status sessuale alla stregua delle donnine da Bunga-Bunga? Io non lo voglio. E voi?

In uno dei miei primi post su Fatty Fair Blog scrissi che ambivo semplicemente a essere considerata normale, una persona.

Dovranno pur essere altri gli attributi e le caratteristiche a identificarmi, non il peso.

Mi chiedo se forse non venga interpretata in maniera errata anche l’attività di tante fashion blogger plus size, me compresa.

Seguo molte blogger curvy italiane e straniere. Mi pare che nessuna di noi enfatizzi la questione dell’appeal sessuale.

Che nessuna alluda al fatto che un bell’aspetto – un outfit alla moda che valorizza il proprio corpo – debba automaticamente implicare un incremento della desiderabilità sessuale.

Insomma, ciò che facciamo è semplicemente promuovere tra le donne in carne un atteggiamento positivo verso il proprio corpo. Ma, ahinoi, temo che il movimento di auto-consapevolezza e auto-valorizzazione cui tante donne aderiscono, sul web e nella vita reale, rischi di essere strumentalizzato, abusato, manipolato e distorto.

Come difenderci da tutto questo? Facendo quadrato, ovviamente, attorno ai nostri valori e diffondendo la nostra filosofia che, spero, sempre più donne abbracceranno.

Cosa penso dei siti di dating online dedicati alle donne in carne?

Mi sanno un po’ di ghettizzazione. Mi sanno svilenti, e un pelino umilianti.

Non è lo strumento ad essere sbagliato. Purtroppo, è l’approccio di certi utenti (uomini e donne) a rendere il tutto alquanto squallido e deprimente.

Non dubito del fatto che alcune persone siano molto legate ai canoni estetici: c’è chi il partner lo vuole a tutti i costi con determinate caratteristiche fisiche. Quindi, non faccio fatica a crede che qualche uomo (o donna) là fuori ami in maniera smodata le curve femminili, e desideri avere vicino a sé – per una notte o per la vita – una donna in carne.

Mi pare lecito e comprensibile. Ma anche limitante.

Per se stessi, in primis: perché rinunciare all’opportunità di conoscere una persona meravigliosa, solo perché non rispecchia uno standard estetico?

I gusti sono gusti e mi rassegno. C’è un aspetto ben più grave, dopotutto, di cui ho già parlato: lo stereotipo.

E temo che iscriversi a un sito di dating per donne formose come SugarBBW.it implichi un risvolto negativo.

Essere rese oggetto di un luogo comune denigrante: la cicciona la dà via che è una meraviglia.

Se qualcuno fosse interessato a testare in prima persona le potenzialità di SugarBBW.it, può iscriversi a pagamento, oppure avere un accesso di prova e gratuito ad alcune funzionalità limitate del sito.

Fatemi sapere!

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Sito di incontri SugarBBW.it

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7 risposte a "SugarBBW: dating online per donne curvy. Cosa ne penso?"

  1. Anzitutto, grazie del post perchè è una notizia molto interessante. Anche io trovo questi siti ghettizzanti, però è anche vero che specie quelli esteri, sono concepiti proprio così, in base anche al colore o alla razza, alla religione, al lavoro, alle preferenze, ecc.ecc. e forse questo è dovuto a una mentalità pragmatica del dating, tu hai un prototipo in mente e lo cerchi su quel sito, senza perdere tempo.
    Personalmente, lo trovo terrificante, ma come dici tu, a ciascuna il suo.
    Del resto io vedevo anche su fb delle pagine dove ragazze o donne si mettevano in foto sexy e ricevevano un mare di commenti “bavosi”. Contente loro…
    Inoltre, trovo anche molte differenze tra i blog nostrani e quelli esteri, in questo il commento della Diva delle Curve mi ha illuminata, per cui la ringrazio 🙂

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  2. non ci crederai, ma ci sono molte persone che sono convinte che la plus size che si fotografa cerchi attenzioni maschili o sessuali, non può fare altro… non è raro ritrovare la propria foto su board di pinterest o collezioni di flickr insieme a foto decisamente hard. Se ci fai caso nessuna blogger plus size si definisce bbw, perché quello è un termine di una categoria feticistica sessuale e l’intento di una fashion blogger plus size è altro. Una volta fui invitata a una trasmissione tv a parlare del blog, mi accorsi che si parlava di dieta soprattutto, ma alla fine volevano quella che dicesse che poteva non essere frustrata anche senza per forza perdere 50 chili. Il problema era che per dimostrarlo, la cosa che gli interessava di più sapere era se piacevo agli uomini, se il mio fidanzato mi apprezzava e uno che sembrava assoldato per fare il contestatore di turno continuava a ribadire che io mi piacevo com’ero perché attraevo i ‘feticisti della ciccia’. Peccato che non sappiano che di feticisti della ciccia ne incociamo ben pochi nell’ambito del blog e che alla maggior parte di noi non cambia che un uomo sia attratto o meno dal nostro aspetto perché noi siamo più interessate a cosa pensiamo noi di noi stesse o cosa pensano di loro stesse le donne che ci seguono.

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